Autore: Diego Meda
Argomento: Amici animali
17 ottobre 2008 mattina, telefona Paola: Bardos è morto, una coltellata. Dopo tre anni mi piace ricordarlo, con poche parole, senza retorica . Per me è stato e sarà sempre “il cavalloâ€, è stato un ponte con il lato nascosto delle cose. Era nero o giù di li, aveva una stella bianca asimmetrica sulla fronte, due occhi vivi ,da canaglia ,un carattere che a volte si faceva sentire e che poteva diventare poco “confortevoleâ€, bisognava sempre stare un po' in guardia con lui , con tutti i cavalli in genere, ma con lui in particolare. Aveva la mania di infilarsi a fionda nelle porte aperte; i primi tempi quando non lo conoscevo bene una volta mi ha fatto vedere i sorci verdi ma era anche un cavallo molto intelligente e con i ragazzi era affidabile, sembrava avesse consapevolezza del suo ruolo.
Ricordo le musate a spingermi avanti, le frustate che mi tirava con la coda quando gli pulivo i piedi, l' insistenza quasi fastidiosa di sfilarmi col muso gli zuccherini che avevo in tasca e ...basta così se no la faccio lunga. Ricordo anche purtroppo quando sono andato a trovarlo giù al lambro che stava male ma si è alzato , lucido di sudore, faticava a reggersi, nel girarsi ha sbattuto il muso contro la parete del box, aveva vertigini penso, non era riuscito a venire da me ma mi piace pensare che lo aveva fatto per salutarmi.
Ciao bestiaccia
Diego
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